Intervista
Mechinato: vincitori di Saluzzo Underground
Impressioni ed emozioni nero su bianco
a cura di Lorena RamondaI Mechinato sono l'altro gruppo selezionato dalla giuria di Saluzzo Underground come uno dei tre vincitori della prima edizione.
Provengono da Barge e, in occasione della vincita, siamo andati ad indagare un po' su di loro e su come l'hanno vissuta.
Domanda d'obbligo: sorpresi della vincita? Soprattuto soddisfatti visto che il vostro non è un genere che va per la maggiore a dispetto di altri come rock, punk e metal?
Che dire? Sì, siamo stati sorpresi della vittoria e molto molto soddisfatti visto appunto il nostro genere non esattamente incasellabile nei generi musicali che vanno per la maggiore. È stato, come dire, il coronamento di un intenso lavoro sulla nostra musica.
Cosa vi ha spinto a partecipare a Saluzzo Underground?
Abbiamo partecipato al concorso perché ci sembrava una iniziativa importante, che dava spazio e visibilità ai gruppi della nostra zona, e non solo, non esserci avrebbe significato non credere nel progetto MECHINATO. Dalle nostre parti non ci sono molti spazi per dar sfogo alla creatività, ancor di più quando si propongono canzoni proprie.
Suonerete al Nuvolari il 18 giugno. Ci avete già suonato? Come vi sentite a riguardo?
Suonare al Nuvolari è un'onore!! È uno dei palchi più importanti della regione, da lì sono passati grandi "big".
Ci abbiamo suonato lo scorso anno in estate facendo da spalla agli EL TRES. Emozione unica che fortunatamente riproveremo il 18 giugno.
Musica cantautoriale la vostra, chiaramente ispirata ai cantautori italiani quali Caposella. Quanto incide quindi la musica e quanto il testo dei brani?
Noi cerchiamo di unire la musica d'autore italiana a sonorità folk, popolari, balcaniche e, perché no, anche ad un'anima rock che ci portiamo dietro da esperienze passate. Diciamo che tra gli autori da cui traiamo ispirazione c'è sì un Vinicio Capossela, ma anche un De Gregori, Bubola, De André, La Crus, Jovannotti, ecc... senza dimenticare gli stranieri quali Tom Waits, Nick Cave, Mark Lanegan e il boss, Jeff Buckley. Generi anche assolutamente diversi tra di loro. Indubbiamente "le parole sono importanti" (per citare il noto imitatore di Moretti). La magia della canzone è un'amalgama perfetta tra musica e poesia, nessuno dei due può fare a meno dell'altro. Scrivere canzoni è un'arte e, come tutte le arti, ha bisogno di disciplina, passione, sogno stando attenti a non prendersi troppo sul serio (la delusione è sempre dietro l'angolo).
Quali argomenti trattate nei vostri testi?
La disillusione di una vita da sogno, amori drammaticamente e tragicamente persi.
La consapevolezza che la vita non ha in sé solo meraviglie. Ma anche canzoni ironiche come "L'estinzione delle racchie".
Perché? Di cosa parla questo brano?
"L'estinzione delle racchie" parla semplicemente di una constatazione e cioè che, secondo noi le donne, le ragazze, in somma il gener femminile, negli ultimi anni si è talmente evoluto dal punto di vista estetico (vedi il fiorire di centri di bellezza in ogni dove) da eliminare quella che una volta veniva chiamata "RACCHIA". Poi in realtà c'è una sottile critica ai modelli che propongono i media dicendo che "la bellezza universale fa parte della gente normale, modelle e veline così snelle, così carine sono solo fisime con le loro... mutandine"
Ecco tutto.
Non darei però troppa importanza a questa canzone anche perchè è effettivamente l'unica ironica di tutto l'album e non lo rappresenta.
Progetti futuri dei Mechinato?
Siamo stati selezionati per il concorso di LIFE GATE TALENTI PER NATURA a Torino dove ci siamo esibiti Domenica 20 aprile sul BUS ecologico itinerante a spasso per la città. È possibile votarci,andando sul sito
http://www.lifegate.it/lg_radio/eco_tour_talenti_per_natura_elenco_selezionati.php.
A fine maggio uscirà il nostro primo album autoprodotto "Senza sponde né lumi" che comprende 10 canzoni.
Lo abbiamo registrato nello studio di Madaski, di cui andiamo molto fieri!! II 3 maggio faremo da sfondo musicale alla presentazione di un libro di poesie della poetessa Luisella Allione (Luvi) al circolo Ratatoj, il 23 maggio suoneremo alla Terrazza di Rodello, il 18 giugno al Nuvolari.
Poi si vedrà! Lavoro, canzoni nuove...