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Recensione
Viaggio... non troppo lontano.
Eccolo, il tanto atteso platter dei nostri eroi ha finalmente visto la luce.
Personalmente ero molto curioso di ascoltare la produzione analogica di Paride Lanciani... bene veniamo al dunque.
Per il sottoscritto tale disco si è rivelata una delusione e la cosa mi rammarica non poco.
Il duo di apertura del disco Hate Song e Indeed rappresentano l'apice massimo di tutto il disco, Indeed in particolare presenta un bel ritornello trascinante. Le successive tracce, tra le quali Peanuts, Climax, Hurts (Song con la collaborazione di Devil May Care), proprio non decollano.
Il disco è pregno di atmosfere rarefatte ed ottimi arrangiamenti (in questo senso è apprezzabilissimo il lavoro svolto in fase di stesura dei brani) pur tuttavia questi, da soli, non riescono a dare quella qualità dei brani necessaria affinché il lavoro sia apprezzabile. Il vero problema di questo disco risiede nella struttura stessa della forma canzone. Essa infatti è un modello assolutamente piatto, privo di quelle tensioni che darebbero ai brani quel pizzico di pepe di cui tanto necessitano.
La produzione è invece curata e piuttosto ben bilanciata, anche se, a mio parere, avrei tenuto la voce un pelo più indietro nel mix finale così da perdere nell'insieme le tante imperfezioni vocali sparse qua e là ( ciò non toglie che la prova vocale sia assolutamente sopra la sufficienza).
In breve, per il sottoscritto, encefalogramma piatto.
Da ascoltare: Indeed