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I vincitori di Saluzzo Underground sul palco del Nuvolari
Emozioni tri-laterali
a cura di Cristiano Della BellaNon ancora maggiorenne, il Nuvolari è però abbastanza maturo per dedicare parte della sua programmazione alle associazioni più giovani, come un vecchio sapiente che indica la strada. E allora, sotto le luci cangianti del suo spettacolare palco, vediamo stasera i tre gruppi vincitori del concorso Saluzzo Underground, promosso dal circolo Ratatoj.
Si comincia con i Mechinato, che non sono gli ultimi arrivati. La voce, tonda e incisiva, gira bene tra i suoni caldi delle loro superbe fragranze folk. Grandi musicisti con un grande istrionico frontman, i Mechinato hanno il merito di scrivere canzoni intelligenti con un paio di tormentoni, che poi sarebbe Cosa manca a tante altre band più famose di loro.
Schneeflock proietta la serata in atmosfere nevralgiche di ideogrammi elettronici piovuti dal cielo per poi dilatarsi in furiosi sfoghi rock e il cuore del palco s’infittisce di colori. Si tratta di raggi luminosi che ci cadono addosso mentre l’introspezione collima sull’intensità di uno show emozionale.
Emozioni di nero, con l’anima in coma su ragnatele di cavi. Gli Hacienda portano il manto cupo della notte più buia, tra spasmi rock di pensieri cattivi da mettere via. Ricordano quasi i primi Marlene, forse i migliori. Lo stage si dilata, apre deserti sonori assetati di melodia, che la band riesce a dosare con sapiente giustezza. Sono fitte di argento vivo che squarciano la notte come speranze per il futuro.
La speranza sono questi e altri musicisti made in Cuneo che dal niente sanno creare memorabili momenti di musica dal vivo. Sono in tanti, tutti di altissimo livello, e stanno crescendo. Del resto nemmeno il Nuvolari è ancora maggiorenne e l’esperienza, si sa, è sempre importante.