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E ora le Primarie della Cultura
Votare un'idea: la moda delle primarie si espande su fronti diversi
a cura di Lorena RamondaCioé, voglio dire, le primarie della cultura. Ora, come se non bastasse, hanno creato una nuova “innovativa” idea: le primarie della cultura. Si va a votare non un candidato, ma un’idea, un progetto. È quello che ha spiegato l’altra mattina Ilaria Borletti Buitoni, presidenteFAI, durante un’intervista in TV. Perché un Paese senza cultura è un paese morto. Pare quindi che qualcuno se ne stia accorgendo e pare che si voglia far qualcosa in merito. Allora ho dato un’occhiata al sito. Forse stavolta si lavorerà per sostenere anche la musica in italiana. Non è anche questo cultura?
I temi trattati che ho trovato sono:
01. non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura
02. chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio
03. io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio
04. io centro: difendere i centri storici
05. basta leggi mancia, piani triennali per le risorse della cultura
06. agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero
07. legge speciale per il terzo settore che opera nei beni culturali
08. no profit, no tasse: incentivi per chi opera nei beni culturali
09. ricomincio da tre (ore): più storia dell’arte a scuola
10. mi ricordo, sì, io mi ricordo: salviamo le biblioteche
11. progetto mibac 2.0
12. più start-up per tutti: vere agevolazioni per i giovani
13. meno italialand, più italia: politiche integrate per il turismo
14. restauro, resta con noi: tutelare l’artigianato di qualità
15. diritto allo studio, dovere di finanziarlo
Il punto 5 potrebbe fare al caso nostro:
“Per la musica, il teatro, il cinema, la danza: programmazione triennale e certezza delle risorse pubbliche a favore delle attività culturali stabilite con criteri di valutazione condivisi anche con gli Enti Locali. Il volume d’affari generato dalle attività di spettacolo è di 3,5 miliardi di euro (2010). Il sostegno statale alle attività di spettacolo è di solo 2 miliardi di euro e ad oggi non è possibile fare programmazione alcuna per mancanza di certezze economiche ogni anno.”
Le votazioni per queste “primarie” sono già aperte e il termine ultimo per votare è il 28 gennaio.
Voi cosa ne pensate di questa trovata? In un momento in cui credo la cultura, ed in particolare la musica, sia relegata totalmente nel dimenticatoio e per nulla sostenuta, può essere un’idea, un modo valido per cambiare la situazione?