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Recensione
Ritorno alle origini
BedRoom Recordings - E.Z.R.A. Page
a cura di Lorena Ramonda
Un album in acustico come punto d'incontro
Esperimento, album in omaggio, chiamatelo come volete: E.Z.R.A. Page ha avuto un'idea. Parallelamente al progetto ufficiale, vuole portare avanti altre produzioni minori, più intime, che permettono uno scambio di opinioni.
Bedroom Recordings si preannuncia come il primo di una serie di dischi in acustico che E.Z.R.A. vorrebbe realizzare poiché molte sono le canzoni scritte e non ancora mai musicate.
In questo EP sono presenti quattro brani, di cui una cover, riarrangiati e riproposti con l'ausilio di due sole chitarre e voce.
Registrate dal vivo quasi a voler sottolineare e rendere tangibile l'intimità, E.Z.R.A. si avvicina al microfono (anche troppo forse) sussurrando e mormorando i versi. Di per sé la musica è molto semplice, riff ripetuti per tutta la lunghezza dei brani con accenni di improvvisazione e melodie orecchiabili.
Un ritorno alle origini insomma, ai compianti Gwen Gift, con la differenza di una migliore padronanza della lingua inglese.
Ma forse è il caso di tirare le somme questa volta: la voce troppo cupa e i prolungati lamenti stonano un po' con i brani. Non ho dubbi a credere che l'effetto sia ricercato e voluto, ma ciò rischia di essere ripetitivo e monotono e non lascia spazio ai miglioramenti che ancora possono e devono esserci.
Da ascoltare: Maybe not, Naked